Il volontariato di protezione civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito
l'Italia negli ultimi 60 anni: l'alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del Friuli e dell'Irpinia,
sopra tutti. Una grande mobilitazione di cittadini rese chiaro che a mancare non era la solidarietà
spontanea, ma un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla.
Il volontariato di protezione civile è diventato negli anni una realtà organizzata, formata e preparata,
specchio di tutte le professioni e i saperi della società.
Una risorsa straordinaria in termini di competenze e capacità operativa che conta oltre 5mila organizzazioni
in tutto il Paese.
Com’è organizzato il Volontariato di Protezione Civile?
Nell’ambito del Servizio Nazionale, il volontariato di Protezione Civile è una struttura operativa e si
articola in organizzazioni nazionali, associazioni locali e gruppi comunali.
Una realtà multiforme sia sotto il profilo operativo sia per la varietà delle professionalità e delle
competenze espresse che spaziano dal soccorso all’assistenza sanitaria, dall’antincendio boschivo alla
tutela dei beni culturali, dalle telecomunicazioni all’allestimento delle aree di accoglienza.
Il volontariato opera in modo integrato con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale
sia in ordinario sia in emergenza e partecipa regolarmente alle attività esercitative per garantire piena
sinergia con tutti gli attori del Sistema.
Per diventare volontario in ambito di protezione civile, il primo passo è iscriversi a una organizzazione di
volontariato inserita nell’elenco nazionale. L’aspirante volontario può scegliere l’organizzazione in
base a
diversi parametri, dalla vicinanza della sede alla propria abitazione al tipo di disponibilità
richiesta.
Altri elementi di valutazione riguardano la specializzazione operativa, il livello di partecipazione alle
attività istituzionali, l’ambito territoriale e la tipologia di evento per cui l’organizzazione è chiamata a
intervenire (come previsto dall'articolo 7 del decreto legislativo n. 1 del 2018).
Devo essere maggiorenne per essere Volontario di Protezione Civile?
No, ma è bene ricordare che ogni organizzazione può prevedere nel proprio regolamento misure specifiche
come, ad esempio, il requisito della maggiore età ai fini dell’iscrizione.
Cosa sono i Coordinamenti Provinciali del Volontariato di Protezione Civile?
La Regione Emilia-Romagna conta oltre tredicimila volontari iscritti alle organizzazioni di protezione
civile dislocate sul suo territorio.
A livello organizzativo, le associazioni locali esistenti fanno riferimento al livello provinciale-
raggruppandosi nei “Coordinamenti Provinciali del volontariato per la Protezione Civile” - oppure al
livello
regionale, se si tratta di sezioni di Organizzazioni di rilievo nazionale o regionale.
Come diventare un Volontario di Protezione Civile in Emilia-Romagna?
Nell'opuscolo realizzato dall'Agenzia regionale di protezione civile trovi indicazioni su come diventare
volontario e i riferimenti utili da contattare per informazioni