Emergenze
FAQ riguardante tematiche inerenti ad eventi emergenziali.
Per richiedere soccorso o per segnalare un pericolo imminente, devi contattare il 112 NUE – Numero di emergenza unico europeo.
Nelle Regioni dove il NUE non è attivo, puoi rivolgerti a Carabinieri (112), Polizia (113), Vigili del Fuoco (115), Guardia di Finanza (117), Servizio Sanitario di Urgenza (118), Guardia Costiera (1530), Emergenza Ambientale (1515) secondo gli ambiti di competenza.
Le Autorità di protezione civile che si attivano in emergenza sono: Sindaco, Prefettura, Provincia, Regione e Stato, in base alla tipologia di eventi da fronteggiare.
Eventi tipo A: sono quelli gestibili a livello locale, dove il Sindaco è la prima autorità di Protezione Civile. In questi casi il Sindaco può decidere di istituire il COC – Centro Operativo Comunale per coordinare al meglio la gestione dell’evento (es. caduta massi, interruzione di strada per colata di fango, ecc.).
Eventi tipo B: sono quegli eventi che il Sindaco non riesce a gestire in modo autonomo e per cui intervengono gli organi superiori (Prefettura, Provincia, Regione).
In ambito prefettizio è possibile che si attivino i CCS – Centri Coordinamento Soccorsi dai quali potrebbero dipendere altri centri operativi misti. Inoltre, in questo caso, potrebbe essere prevista l’attivazione della sala operativa regionale.
Eventi tipo C: sono gli eventi che non possono essere gestiti con le sole risorse delle Regioni e che richiedono l’intervento dello Stato.
In questo caso, per fronteggiare l’emergenza, il Presidente del Consiglio dei Ministri opera attraverso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Per maggiori informazioni, consulta l’art. 3 del Dlgs 1/2018.
In qualità di prima Autorità di protezione civile sul territorio di competenza, il Sindaco attiva i Piani di protezione civile, informa i cittadini sulle situazioni di rischio e decide le azioni da intraprendere per tutelare la popolazione.
Pertanto, sulla base delle allerte meteo o a seguito di incendi o terremoti, il Sindaco può disporre la chiusura delle scuole e attivare tutte le misure di salvaguardia della popolazione previste nel Piano di protezione civile.
No. In questi casi devi segnalare il guasto al gestore del servizio utilizzando i contatti telefonici indicati sul suo sito internet.
Se il problema persiste o se non riesci a metterti in contatto con il gestore, segnala la questione al tuo Comune che, eventualmente, potrà anche richiedere l’intervento della Protezione Civile provinciale e/o regionale.
Prestare l’adeguata assistenza alle persone con disabilità, in situazioni di emergenza, richiede alcuni accorgimenti particolari.
I suggerimenti interessano tutti, anche se nel proprio nucleo familiare non vivono persone con disabilità: in emergenza, infatti, può capitare di dover aiutare non solo i propri familiari, ma anche amici, colleghi di lavoro, conoscenti, vicini di casa, compagni di scuola, persone incontrate per caso.
È quindi opportuno conoscere almeno le nozioni di base per essere in grado di prestare soccorso alle persone disabili.
Per maggiori informazioni consulta il sito: abiliaproteggere.net
Chi verifica la presenza di eventuali danni agli edifici in seguito a un evento calamitoso? Come posso richiedere il sopralluogo nella mia abitazione?
Le modalità di verifica dei danni variano a seconda della tipologia e dell’estensione territoriale dell’evento calamitoso.
Ad ogni modo, i Vigili del Fuoco effettuano verifiche preliminari, sia su specifica richiesta di soccorso tecnico urgente da parte dei cittadini, sia con una ricognizione più estesa per individuare le situazioni più rischiose.
In particolare, a seguito di un sisma, i Vigili del Fuoco avviano una prima fase di ricognizione speditiva, mentre per una valutazione di maggior dettaglio (schede Aedes), si potrà fare richiesta, compilando un modulo specifico, al Comune, che provvederà ad organizzare il sopralluogo secondo le priorità del caso, avvalendosi di squadre di tecnici abilitati.
Durante un’emergenza, il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile può monitorare il quadro di percorribilità della rete viaria provinciale per fornire assistenza nella movimentazione dei soccorsi da esso coordinati. Non si occupa invece di infomobilità, che resta un’attività di competenza dei gestori della rete.
Per informazioni aggiornate sulla viabilità contatta il CCISS al numero verde 1518. Puoi anche chiamare i seguenti numeri:
– Numero verde Pronto Anas: 800 841148
– Call center viabilità Autostrade per l’Italia 840 042121
– Numero verde Autostrada del Brennero 800 279940
Per informazioni sulla situazione della rete ferroviaria rivolgiti al Call center di Trenitalia che risponde al numero (a pagamento) 89 2021, attivo h24. Per i clienti a mobilità ridotta è inoltre disponibile il numero verde 800 906060.
Quando si verifica un’emergenza, ricorda sempre di limitare al massimo gli spostamenti e di verificare la transitabilità delle strade prima di intraprendere il tuo viaggio.
Per contribuire agli interventi nelle zone colpite da disastri è necessario far parte di un’organizzazione di volontariato già addestrata all’intervento. In questi casi, infatti, il contributo dei singoli non facilita le azioni di soccorso.
Se fai già parte di un’organizzazione di volontariato rivolgiti al tuo referente per avere indicazioni. Se invece vuoi offrire il tuo aiuto, ma non sei ancora iscritto a un’organizzazione di volontariato, consulta l’Elenco nazionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oppure visita il sito internet della Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione Emilia-Romagna. Oppure puoi visitare la pagina, all’interno del nostro sito, dedicata alla Organizzazioni di Volontariato aderenti al Coordinamento di Piacenza.
Ti ricordiamo che la partecipazione alle attività nazionali è subordinata all’attivazione delle associazioni iscritte agli Elenchi territoriali da parte delle Regioni e delle organizzazioni iscritte all’Elenco centrale da parte del Dipartimento della Protezione Civile.
L’Italia, attraverso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, opera nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, uno strumento dell’Unione Europea nato per facilitare la cooperazione negli interventi di assistenza di protezione civile nel caso si verifichino delle emergenze che richiedono azioni di risposta rapida.
Il Meccanismo viene attivato per le emergenze o le situazioni di crisi che si verificano su un territorio interno o esterno all’Unione, attraverso la condivisione delle risorse di tutti gli Stati membri. Tutte le iniziative sono basate sul principio di sussidiarietà, per cui le azioni dell’Unione devono essere sempre intraprese in coordinamento e su richiesta dello Stato colpito.
Ti ricordiamo che, come previsto per le attività nazionali, la partecipazione ad eventi internazionali è subordinata all’attivazione da parte delle Regioni, per le associazioni iscritte agli Elenchi territoriali e del Dipartimento della Protezione Civile per le organizzazioni iscritte all’Elenco centrale.
Un mio parente si trova nel Paese colpito dall’emergenza. A chi posso rivolgermi per avere notizie?
Per avere informazioni su familiari all’estero, contatta l’Unità di Crisi della Farnesina al numero 06 36225 o all’indirizzo e-mail: unita.crisi@esteri.it
Il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza, in genere, non gestisce raccolte di beni, generi di prima necessità e offerte di alloggi a sostegno della popolazione interessata da un’emergenza.
Può capitare, però, che i Comuni o le Regioni in cui si è verificato l’evento promuovano iniziative a favore del territorio.
Ti consigliamo quindi di contattare le Istituzioni locali coinvolte nell’evento per sapere se sono state attivate specifiche raccolte a cui puoi aderire.
Se intendi effettuare una donazione in denaro a favore della popolazione interessata da un’emergenza, verifica sui siti istituzionali se è stato attivato un numero solidale o un conto corrente dedicato.
E’ possibile effettuare anche donazioni direttamente al Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza, il cui scopo è quello di coordinare e garantire la cooperazione tra le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile operanti sul territorio di provinciale, nonché coopera con gli altri Coordinamenti Provinciali e l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile al fine di gestire la Colonna Mobile Regionale dell’Emilia-Romagna in caso di eventi d’interesse regionale, nazionale ed internazionale.
Sì, e questo vale sia per i singoli cittadini sia per le aziende.
Le donazioni sono infatti detraibili secondo le indicazioni fiscali per l’anno di riferimento dettate dall’Agenzia delle Entrate.
Il Piano di protezione civile è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio.
Solitamente, i Comuni conferiscono l’incarico di predisporre il Piano a un tecnico di fiducia con competenze in materia (ad es. ingegnere, geologo, architetto) o a un tecnico comunale (senza compenso) che conosce bene il territorio e le problematiche ad esso connesse.
Dunque, per avere informazioni sul Piano di protezione civile rivolgiti al tuo Comune o, in alternativa, alla Protezione civile della tua Regione, alla Prefettura o alla Provincia.
Si è è a conoscenza del fenomeno delle fake news e della pubblicazione di articoli che spesso riportano informazioni inesatte, suscitando allarme nella popolazione.
Purtroppo non è possibile evitare la pubblicazione di tali contenuti.
Tuttavia, in caso di dichiarazioni particolarmente gravi, il Coordinamento si attiva per segnalarle immediatamente alle Autorità competenti.
Le Aree di Emergenza sono spazi e strutture che in caso di emergenza vengono destinati ad uso di protezione civile per la popolazione colpita e per le risorse destinate al soccorso e al superamento dell’emergenza.
Le aree di emergenza sono di tre tipi:
– aree di attesa della popolazione: luoghi di primo ritrovo in cui la popolazione deve dirigersi immediatamente dopo l’evento
– aree di ricovero o di accoglienza della popolazione: luoghi in cui saranno installati i primi insediamenti abitativi o le strutture in cui alloggiare la popolazione senza tetto
– aree di ammassamento soccorritori e risorse: centri di raccolta di uomini e mezzi per il soccorso della popolazione
È importante conoscere la posizione dell’area di attesa relativa al luogo di residenza oppure ad un luogo spesso frequentato (per esempio lavoro, studio, vacanza, ecc… ); in caso di emergenza o di indicazione della autorità, infatti, dovrai dirigerti verso l’area di attesa indicata e seguire le indicazioni degli operatori di Protezione Civile presenti sul luogo.
Ogni Comune ha il compito di informare la cittadinanza sull’esatta ubicazione delle aree, mediante i propri siti istituzionali o altro sistema di facile utilizzo e gratuito per il cittadino.
Inoltre, i Comuni hanno il compito di segnalare dette aree con apposita cartellonistica stradale. Di seguito è possibile vedere un esempio di cartellonistica indicate le tre tipologie di aree, secondo le Linee Guida della Regione Emilia-Romagna.